Quello degli affitti brevi è ormai il business del momento ed è destinato a crescere. Ma si fanno veramente soldi “a palate” o è tutta una diceria? Vediamo quanto guadagna realmente un host che affitta la propria abitazione ai turisti.
Il fenomeno degli affitti brevi, nel giro di un paio di anni, è “esploso” al punto che è dovuto intervenire il Ministero del Turismo per stabilire delle regole in modo da evitare rischi per i turisti o danni per gli alberghi. Del resto sempre più viaggiatori optano per affittare una casa anziché alloggiare in hotel.
Si tratta di una soluzione più comoda in quanto non si hanno orari da rispettare e si risparmia poiché, avendo una cucina a disposizione, si può anche mangiare a casa invece di andare sempre al ristorante. Molte persone che hanno seconde case, quindi, sono entrate nel giro degli affitti brevi. Si pensa sempre che il business degli affitti brevi sia molto redditizio ma sarà davvero così?
Sicuramente ci sono tanti fattori da considerare come il tipo di casa che si affitta – casa indipendente o appartamento in condominio – la città, la posizione dell’immobile e tutta una serie di servizi aggiuntivi che si possono offrire agli ospiti come, ad esempio, Netflix o la linea Wi-Fi.
Dunque, sicuramente, chi affitta una villetta indipendente a Positano a 200 metri dalla spiaggia avrà guadagni decisamente superiori di chi affitta un bilocale a Milano fuori dal centro della città. Detto questo ci sono altre variabili che la maggior parte di noi non conosce e che incidono sul guadagno netto di un host. Nel prossimo paragrafo analizziamo tutto nei dettagli e vediamo se conviene oppure no entrare in questo business.
Se hai deciso di metterti nel business degli affitti brevi, prima di fare questo passo importante devi conoscere quali sono i reali guadagni e le spese che dovrai affrontare perché non ci saranno solo introiti ma anche spese e tasse da pagare. Di seguito vediamo quanto effettivamente guadagna un host che affitta casa ai turisti.
Come anticipato nel paragrafo precedente quello degli affitti brevi è il business del momento e continua ad espandersi soprattutto nelle città preferite dai turisti sia per le vacanze che per i ponti festivi o anche semplicemente in occasione di grandi fiere come il Salone del Mobile a Milano.
Ma quanto si guadagna con questo tipo di attività? Prendiamo il caso di una persona che, per una notte, affitta una casa a 74 euro ad una coppia di turisti in visita a Genova. Da tale cifra bisogna sottrarre le tasse di soggiorno che a Genova, ad esempio, sono di 3 euro a persona. Pertanto da 74 euro si scende immediatamente a 68.
Ma non è certo finita qui perché bisogna calcolare l’Iva e la percentuale da riconoscere alla piattaforma su cui si pubblica l’annuncio e, calcolando entrambe queste due voci, bisogna sottrarre un altro 20%. Da 68 euro, quindi, si scende a 54 circa a cui bisogna togliere le tasse che sono del 21% sulla prima casa che si affitta e del 26% sulle altre. Pertanto, calcolatrice alla mano, da 74 euro si passa, più o meno, a 41.
E da questi 41, spesso, bisogna sottrarre altri costi come quelli per pagare qualcuno che faccia le pulizie nelle case che si affittano ed eventuali costi per fare lavare la biancheria del bagno e della camera da letto. Insomma alla fine non resta in tasca poi molto. E’ un business che conviene soprattutto per arrotondare ma difficilmente può diventare un lavoro vero e proprio con cui arrivare alla fine del mese considerando anche che, in molte città, per mesi di turisti non se ne vede nemmeno l’ombra.
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